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CHI SIAMO

ADI - AssoDanza Italia nasce grazie al lavoro e all’esperienza maturata dal gruppo “Danza e Sport Italia”, collettivo spontaneo che ha propugnato con forza e dedizione una petizione che sensibilizzasse le istituzioni riguardo al settore della danza, chiedendo maggiori tutele ed ascolto delle nostre istanze.

La risultante dell’ampio successo di ascolto e attenzione ottenuti da Governo e Istituzioni, ha portato alla creazione della nuova realtà associativa, ADI, associazione di tutela dei diritti dei cittadini, integralmente volta alla rappresentanza delle scuole di danza e degli insegnanti che si riconoscono nella Formazione Coreutica di Base. ADI è l’associazione a tutela dei diritti dei cittadini che hanno fatto o intendono fare dell’insegnamento e della diffusione dell’arte coreutica il proprio mestiere.

ADI nasce perché l’invisibilità del comparto danza non può più essere tollerata: l’esigenza di trovare risposte chiare e dirette alla drammatica situazione di gestori e direttori di scuole di danza e dei loro collaboratori e insegnanti è di assoluta priorità, con attenzione particolare anche alle minuscole realtà dei quartieri o dei piccoli paesini, che abitualmente non compaiono tra le realtà esemplari per la formazione coreutica.

ADI - AssoDanza Italia - MISSION

ADI - AssoDanza Italia desidera rispondere all’esigenza di tutti i lavoratori del settore Danza, che cercano un riconoscimento ufficiale al loro ruolo nella formazione coreutica ed una identificazione della relativa CATEGORIA PROFESSIONALE TUTELATA, sia in ambito giuslavorativo che fiscale. Altresì, intende operare per ridefinire l’identità costitutiva delle Scuole di Danza, operando in favore di una emersione dell’arte coreutica dal macro contenitore sportivo, che non può rappresentare le istanze specifiche di un comparto debitamente afferente all’area dell’istruzione, della cultura, della salute. ADI - AssoDanza Italia intende costruire il cambiamento partendo dalla realtà esistente, garantendo il dialogo con il mondo sportivo attraverso gli Enti preposti.

AMBITI DI TUTELA

ADI si propone di tutelare l'intero comparto, inteso come sistema coeso di forze che in sinergia collaborano alla formazione di base nella danza e alla diffusione dei valori culturali e morali insiti nello studio di questa disciplina.

Nello specifico, ADI intende rappresentare:

  • I PRESIDENTI DI ASD, SSD, APS, AC, ASCD e di qualsiasi altra forma societaria a carattere amatoriale.
  • Gli INSEGNANTI DI DANZA ed i collaboratori attivi nelle Scuole di Danza dilettantistiche a titolo di libera professione con partita iva o con contratto di collaborazione anche ex art. 67 TUIR.
  • i Maestri e gli insegnanti delle scuole private operanti nelle arti affini, ovvero musica, canto, teatro, arti visive
  • i danzatori, gli artisti emergenti, legati alle realtà di produzione private
  • le Compagnie di Danza professionali non sovvenzionate, le Compagnie di Danza non professionali, le giovani Compagnie di Danza emergenti, i collettivi coreografici spontanei, i coreografi e i "danzautori" professionisti indipendenti.

OBIETTIVI RAGGIUNTI SUL BREVE TERMINE IN EMERGENZA COVID-19:

  • Riduzione AFFITTI SCUOLE DANZA PRIVATE, con definizione di CANONE AGEVOLATO;
  • Definizione di un preciso CALENDARIO RIAPERTURA Scuole Danza, con evidenziazione delle modalità e delle caratteristiche di contingentazione COMPATIBILI con la dinamica di svolgimento e la didattica specifica delle lezioni di danza;
  • Identificazione di misure idonee alla SANIFICAZIONE e IGIENIZZAZIONE, volte alla riapertura in sicurezza delle scuole di danza ed al corretto svolgimento dell'attività;
  • Erogazione di BONUS a fondo perduto per le scuole di danza private;
  • Norma UFFICIALE ED UNIVOCA in merito alla gestione delle QUOTE ABBONAMENTO non consumate dai soci per sopravvenuta causa di forza maggiore.

OBIETTIVI A MEDIO E LUNGO TERMINE

  1. Riconoscimento delle scuole di danza come enti indipendenti (sigla esemplificativa SDP-Scuole Danza Private);
  2. Costituzione di un Registro Nazionale delle Scuole di Danza Private;
  3. Riconoscimento della figura professionale dell’insegnante di danza;
  4. Istituzione di un trattamento retributivo/fiscale studiato appositamente per il comparto Danza;
  5. Individuazione di un percorso univoco di certificazione delle competenze dell’Insegnante di Danza;