ADI COLLECTIVES
Il progetto ADI COLLECTIVES nasce con l'intento di riunire in una specifica identità operativa le Compagnie di Danza professionali non sovvenzionate, le Compagnie di Danza non professionali, le giovani Compagnie di Danza emergenti, i collettivi coreografici spontanei, i coreografi e i “danzautori” professionisti indipendenti.
Tutte queste identità, attive nel mondo della produzione artistica della Danza, costituiscono
un importante patrimonio culturale per il nostro Paese, poiché agiscono come forze attive
nella produzione artistica contribuendo anche alla formazione del pubblico ed alla sua
educazione alla visione critica.
Proprio per questo, ADI attraverso il comparto ADI COLLECTIVES vuole
dare un nuovo guscio identitario alle realtà artistiche e coreutiche italiane, preoccupandosi
di tutelare la molteplicità dei gruppi creativi di produzione, promuovendone l'operato e
sostenendone i bisogni specifici di fronte alle istituzioni, e altresì di prendere in carico le
istanze dei danzatori e dei performer che in esse operano.
ADI COLLECTIVES agisce come organismo operativo, creando un vero punto di coesione nella gestione delle problematiche concrete relative della produzione nell'arte coreutica. Le Compagnie di Danza sono una risorsa preziosa all'interno dell'offerta culturale attuale del nostro Paese, tale da essere tutelato e rappresentato come nuovo interlocutore sociale.
Le realtà attive nella produzione artistica coreutica non riconosciute in Italia sono moltissime, spesso integralmente autogestite e autofinanziate, pur offrendo ricchi cartelloni in termini di progetti e produzioni sia a livello locale che nazionale.
Il legame di queste realtà con le scuole di danza e fortemente sinergico: le scuole private di danza sono spesso il vivaio degli interpreti che compongono le compagnie stesse. Cosi come condividono luoghi e progetti in cui prendono vita i disegni creativi degli autori, ospitando residenze coreografiche, attivando laboratori che vedono gli allievi delle scuole interagire a tu per tu con i danzatori professionisti.
L'unione di talenti diversi permette di realizzare progetti ambiziosi che superano le capacità del singolo.
Le Compagnie di Danza sono realtà sempre più diffuse nel nostro Paese, a testimonianza
della vivacità intellettuale e dell'estro creativo che da sempre rende l'Italia un'eccellenza
mondiale in ambito artistico.
E' tuttavia difficile quantizzarne la numerosità, poiché a tutt'oggi non esiste un Registro Unico Nazionale delle Compagnie e dei Collettivi artistici. Cosi come non esiste una precisa normazione del settore della produzione per le realtà non sovvenzionate e/o non riconosciute.
ADI crede che puntare sull'arte e sulla cultura sarà un valido strumento per risollevare le sorti del nostro Paese.
In particolare in questo periodo di crisi economica, lo Stato non sembra venire incontro
adeguatamente allo spettacolo dal vivo, e alla danza in particolare, con la conseguente uscita dal meccanismo delle sovvenzioni pubbliche delle piccole compagnie che devono cercare di andare avanti solamente con le proprie forze.
Il mercato dello spettacolo dal vivo e caratterizzato da un forte grado d'incertezza, i costi sono sempre più elevati e la riuscita dello spettacolo non e mai sicura e i ricavi derivanti dalle produzioni non saranno mai tali da coprire da soli i costi sostenuti. Altrettanto difficile e pensare ad una crescita dei contributi privati.
Per le imprese di spettacolo risulta quasi impossibile mantenere il pareggio di bilancio e
diminuire i costi di produzione, portando inevitabilmente ad una relativa diminuzione del
numero degli spettacoli e generando un circolo vizioso: la riduzione delle rappresentazioni
porta ad una riduzione del pubblico, che genera a sua volta una diminuzione nei contributi
privati volti a sostenere l‟attività dell'impresa di spettacolo, inaridendo la progettualità
artistica.
Sara dunque sempre più fondamentale che le imprese di spettacolo dal vivo operino scelte
più responsabili in relazione all'utilizzo efficace ed efficiente delle risorse, e in relazione al
fund raising attraverso l'apertura a soggetti terzi portatori di capitali, i cosiddetti stakeholder, quali individui, imprese, enti pubblici, istituti bancari e di origine bancaria.
ADI si propone di generare canali di ricerca e sviluppo su queste tematiche,
lavorando in sinergia con la propria base associativa, e coinvolgendo le parti istituzionali, i
soggetti imprenditoriali e i consulenti specifici del settore, per supportare le Compagnie di
Danza e i loro interpreti nell'ottenimento di maggiori benefici e nella tutela dei diritti
specifici in materia di adempimenti normativi.
Al fine di consentire una corretta rappresentatività di questa ampia categoria professionale e datoriale, ADI ha attivato un canale di iscrizione specifico per le Compagnie di Danza professionali non sovvenzionate, le Compagnie di Danza non professionali, le giovani Compagnie di Danza emergenti, i collettivi coreografici spontanei, i coreografi e i “danzautori” professionisti indipendenti.
Altresì ha programmato un' iscrizione specifica per i danzatori non professionisti, con
contratti temporanei, contratti di collaborazione, o anche totalmente privi di contratto di
lavoro.
Sarà possibile accedervi cliccando sul la voce di menù ISCRIVITI.
Le Compagnie di Danza, costituite o non costituite, potranno iscriversi come persone
giuridiche, selezionando il campo specifico a loro riservato.
I danzatori e performers potranno iscriversi come persone fisiche, selezionando il campo
idoneo.